La problematica che descrivi si riscontra purtroppo abbastanza frequentemente nei contesti condominiali. Ferma restando la possibilità di adire alle vie legali per le responsabilità civili e penali derivanti dal disturbo della quiete pubblica e dalle immissioni moleste (rumori, fumi, odori, ecc.) che superano i limiti della normale tollerabilità generalmente suggerisco di procedere per gradi.
Un primo approccio che consiglio vivamente è quello di far presente al vicino, possibilmente in maniera cortese, il proprio disagio invitandolo a prendere quantomeno coscienza del problema. Se nonostante l'invito di cui sopra la situazione non muta o non migliora in maniera apprezzabile è sempre possibile rivolgersi all'Amministratore notificando allo stesso in forma scritta una segnalazione circostanziata e sottoscritta affinchè possa procedere ad una formale diffida nei confronti del responsabile. Nonostante il Regolamento condominiale possa però espressamente prevedere sanzioni pecuniarie a carico dei trasgressori, anche l'intervento dell'Amministratore può lasciare il tempo che trova dipendendo molto dal buon senso degli interessati.
Qualora si ritenga la situazione particolarmente intollerabile e/o siano risultati vani gli interventi sopra descritti può essere utile rivolgersi alla Polizia locale ovvero presentare formalmente denuncia-querela presso i Carabinieri. Suggerisco di prendere bene le misure prima di effettuare questo passo in quanto il rapporto di vicinato potrebbe trasformarsi in una vera e propria faida difficile poi da pacificare.
Per ogni eventuale necessità rimango comunque a disposizione. |