Salve, il mio condominio ha deliberato lavori di manutenzione straordinaria in due tranche, basandosi su un preventivo formulato per l'intero stabile. Come logica conseguenza, al termine della prima tranche i condomini in regola con i pagamenti hanno pagato più del dovuto, risultando a credito. All'avvio della seconda tranche, nella quale erano comunque previsti costi non irrilevanti visto un errore nel computo metrico iniziale, lavori extra ed aumento dei costi, l'Assemblea avrebbe deliberato di far pagare le nuove quote senza tener conto dei crediti vantati al termine delle prima fase, riservando il conguaglio alla fine della seconda fase stessa. E' lecito pretendere pagamenti per lavori straordinari da chi risulta a credito nelle modalità e forme descritte?
Esempio: costi iniziali riferiti all'intero stabile per singolo condomino Euro 4500
Consuntivo sulla base dell'effettivo avanzamento lavori (circa 60% dello stabile): Euro 2500
Credito vantato Euro 2000
Costi seconda fase (residuo 40%) per condomino Euro 3000
1) Delibera assembleare: si paga 3000 e si riscuote il conguaglio (direttamente o a mezzo compensazione) di 2000 a fine lavori
2) Soluzione più logica: si paga 1000 (3000-2000)
Domanda: è lecita la delibera 1? Può l'assemblea richiedere somme in presenza di un debito del condominio verso il condomino?
Grazie
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