Amministrazioni Condominiali by E-LABOR di Cont Manuel

Cercherò di essere più chiaro possibile dato che il problema è difficile da spiegare.

Abito in un condominio (in affitto) al primo piano, il balcone affaccia sul portoncino d'ingresso e ai due lati su dei giardini stretti e lunghi recintati da piante in vasi e chiusi da un mini cancelletto di circa 50 cm dei condomini del piano terra (parliamo di un condominio con ingresso interno, non sulla strada, quindi spazio condominiale. Il condomine del piano terra sul lato destro ha appena montato una casetta da giardino alta circa 2 metri (una sorta di grande armadio di plastica) proprio sotto al mio balcone, quindi agevolando qualsiasi male intenzionato che voglia introdursi nel mio appartamento (tra l'altro non ho le inferriate alle finestre) semplicemente scavalcando.

Non ho mai avuto problemi con condomini, quindi non saprei proprio come comportarmi, la persona in questione è un po' scorbutica e voglio evitare, cosa posso fare? A chi rivolgermi? Al proprietario? Agenzia? Amministratore? E soprattutto è legale tutto ciò (intendo queste strutture attaccate al balcone).

Ringrazio anticipatamente in attesa di una risposta.

E’ arrivato un avviso sulla bolletta ACEA che stanno facendo dei conguagli tariffari riguardo agli anni dal 2006 al 2011. Calcolati sul consumo del 2012.

Assodato che:

1. Ci sono condomini subentrati dopo tali date.
2. La ripartizione dell’acqua è regolata da un’assemblea de 25 settembre 2010 nel seguente modo: Importo fattura / metri cubi fattura * consumo utenza
3. La voce del conguaglio calcolata sui consumi è forfettaria e indicata come 2006-2011

Essendo un conguaglio basato sui consumi presumo che rientri nella ripartizione:

Importo fattura / metri cubi fattura * consumo utenza

E' corretto?

Allegati
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Se i due fabbricato sono funzionalmente separati come intuisco nulla vi vieta di nominare un vostro amministratore che può essere anche uno dei condomini proprietari. Essendo solamente in 8 la nomina non è obbligatoria stante quanto disposto dalla cosiddetta Riforma del Condominio.

Discorso diverso riguarda invece le parti comuni alle due palazzine quali ad esempio la rampa garage. In questo caso si configurerebbe una situazione di cosiddetto Super condominio che, per il numero di soggetti coinvolti, deve essere necessariamente amministrato in maniera unitaria.

Pur essendo un'attività lodevole quella di dar da mangiare agli uccellini selvatici, se questa comporta un qualunque disagio effettivo al vicinato è consigliabile evitare di farlo in condominio. Non esistono norme specifiche che io sappia ma se il vicinato "dimostra" che tale attività arreca un danno o crea un pregiudizio (es. igienico-sanitario) sicuramente non sarà con il buon cuore che potrai difendere la tua iniziativa.

Nel caso che descrivi il Condominio in quanto tale non centra nulla. Eventualmente sarà una questione che dovranno risolvere le due proprietà esclusive confinanti. Di buon a regola prima di eseguire dei lavori non urgenti, se si vuole ottenere una pacifica compartecipazione alla spesa, è necessario quantomeno accordarsi.

1. Un “condominio” unico proprietario sta facendo dei lavori è a chiesto a un condomino che ha un muro perimetrale in comune che non ha funzionalità portanti e serve solo a dividere i due giardini. Non ha in oltre nessuna funzione di dividere parti comuni da quelle esclusive del condominio, ma solo quello di separare due proprietà private ed esclusive.

Quindi in teroria posso escludere la comproprietà trai condomini del mio condominio se non erro?

2. La ripartizione della spesa tra il condomino e l’altra proprietà come funziona? Non sono stati dati i motivi del lavoro e l’altro condominio a tutti i lavori avviati senza averci chiesto nulla, non penso che se vicino chiama una propria impresa per fare un lavoro senza sottoporre preventivi di spesa o altro prima possa poi chiedere denaro per concorrere a una spesa che non so se di abbellimento, manutenzione o l’altro.

Mi puoi dire come devo comportarmi?

Buona sera a tutti! Abito da 7 anni in un condomino rosa composto da 8 unità . Con il condominio giallo (sempre di 8 unità) abbiamo in comune la rampa che porta ai garage sotterranei e la zona garage e basta. L’anno scorso il condominio giallo ha scelto un amministratore per controversie e litigi che si sono sviluppati tra di loro. Noi del condominio rosa ci siamo sempre arrangiati e andati d’accordo e le pulizie delle scale le abbiamo gestite noi a turno. Adesso quelli del giallo vogliono prendiamo il loro amministratore il quale ieri sera è venuta a parlarci allertandoci che dobbiamo assolutamente avere un amministratore perché è necessario presentare il modello 760; inoltre si è scoperto che i 2 condomini risultano appartenere allo stesso catasto. Quello che voglio farvi capire è che non necessitiamo di spese manutenzione perché non abbiamo ascensori, o pezzi di giardino in comune. Se si guasta una lampadina, la sostituiamo noi, la bollette in comune sono sempre state pagate e mai contestate. Le pulizie delle scale le facciamo noi. L’idea era di staccarci a livello giuridico e di scegliere tra noi condomini un amministratore e farci un assicurazione sui luoghi in comune per eventuali infortuni. Dico bene? O è proprio assolutamente necessario assumerne uno? Mi piacerebbe molto avere un vs consiglio a riguardo e se mi indicassi quali sarebbe la procedura più saggia per essere regolari col fisco e ottenere il nullaosta dal tribunale per la nomina di un eventuale amministratore tra noi condomini.

Salve a tutti, ho un problema davvero banale, ma dato che abito in uno stabile con persone un pò alterate prima di avere una discussione vorrei sapere se sono nel torto. abito al 6 piano in un palazzo e do da mangiare sul mio davanzale della stanza da bagno ad uccellini selvatici, non piccioni, ma piccoli uccellini che abitano in un buco creato naturalmente da una mattonella di fronte alla finestra appunto del bagno. Questi uccelli hanno sempre vissuto li e sostato sui vari balconi, quindi terrei a precisare che sono sempre stati in giro non si sono moltiplicati solo ora che lascio loro dei semini. Ho iniziato a lasciare semini da un mese, e li tengo dentro un contenitore di blastica ben saldato al davanzale, quando piove chiudo la persiana esterna, per evitare che si bagni il cibo. Adesso la signora al piano sotto mi ha chiesto di smettere di lasciare cibo, in quanto trova escrementi sul suo balcone, ma sinceramente io ho trovato escrementi sempre perchè gli uccellini sono ovunque specie dove abito che è pieno di alberi. Adesso vorrei sapere sono in torto a livello legale?  Grazie in anticipo, e chiedo scusa se ho sbagliato eventualmente forum o sezione

Se come intendo si tratta di lascrico solare e terrazza lastrico a livello in proprietà esclusiva il criterio di ripartizione della spesa è esattamente quello previsto dall'art. 1126 C.C. per i lavori relativi all'impermeabilizzazione dello stesso nonchè per i danni cagionati dalle infiltrazioni. Ritengo che non ci siano tante discussioni in merito: in caso di diniego al risarcimento da parte dell'assemblea potrà far valere le sue ragioni in sede giudiziale impugnano nei termini la delibera.

Sulla base di quanto descrivi puoi fare veramente poco o nulla. In ogni caso le spese per lavori straordinari devono essere deliberate dall'assemblea: quella è la sede per far valere le tue ragioni ed eventualmente ricorrere al Giudice. I sospetti da soli però non bastano.

Altra possibilità come soluzione estrema è ... vendere!

Ogni suggerimento e/o consiglio è ben accetto :-)

Con tutte le riserve del caso, se la rovina del box auto di proprietà esclusiva è causata esclusivamente da un cedimento del sottosuolo con superficie in parte comune la responsabilità è condominiale.

A questa domanda non esiste una risposta univoca. Bisogna verificare titoli di proprioetà, cosa dispone il regolamento condominiale se esistente nonchè conoscere esattamente lo stato dei luoghi.

Buona sera,

appena iscritto al vostro sito vi chiedo un parere sulla seguente situazione:

Il 31.10.2012 in seguito al nubifragio avvenuto a Terracina e che in realtà è seguito a 4 giorni di piogge sciroccali incessanti con raffiche di vento spaventose, il lastrico solare a forma di piscina con foro di scolo di diametro 6 cm, probabilmente anche a causa di aghi di pino portati dal vento nei giorni precedenti, si è riempita tracimando.

Il lastrico, a causa del peso dell'acqua ha causato il deterioramento della guaina che ha permesso l'infiltrazione della stessa che, penetrando nel solaio ha danneggiato il mio appartamento, il cielo della scala condominiale, macchiato i laterali della scala stessa (a chiocciola) e bagnato, macchiandolo, il tappeto condominiale che si estendeva dall'ingresso condominiale fino all'inizio della scala per circa 8 ml.

Premetto che il mio attico è composto da un terrazzo / lastrico "a livello" di circa mq 25 (non interessato dall'evento) e da un lastrico che copre il mio attico ma non raggiungibile dal mio terrazzo agevolmente. Allo stesso si accede con una scala telescopica molto lunga che faticosamente prendo dal box di mia suocera e porto nel mio attico, essendo lo stesso posizionato a circa 3 metri e mezzo di altezza dal calpestio del lastrico a livello ed in assenza di scala per accedervi.

Per decenni tutte le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria relative al lastrico (sia quello a livello che quello sovrastante il mio appartamento) sono state ripartite secondo l'art. 1126 del codice civile (1/3 + 2/3) ma prima di quell'evento eccezionale i danni erano limitati al rifacimento del cielo della scala condominiale e non era mai accaduto che il danno colpisse un appartamento.

Dal 2009 cambia l'amministratore (precedentemente la gestione era affidata a me gratuitamente, modello 770 incluso) e lo stesso, in sede assembleare per la richiesta di risarcimento del danno da parte mia, evidenzia che dal regolamento condominiale appare chiaro che, essendo la proprietà del lastrico solare degli appartamenti int. 5 + 6, i danni dovevo sistemarmeli da solo, calpestando qualsiasi considerazione logica sulla funzione primaria di copertura del lastrico e la logica stessa insita negli articoli del codice civile.

Un condomino (colui per il quale si è passati dalla gestione autarchica a costo zero a quella drammatica di oltre 1,000,00 per la gestione e conto corrente) intervenuto in assemblea ha affermato che i proprietari del lastrico devono prevenire ogni problema ed è quindi loro la responsabilità dell'evento non considerando però che sul lastrico ubicato sopra il mio appartamento io non posso salire neanche con la scala di casa ma devo ricorrere ad una scala lunga 4 metri per accedervi.

Nella prossima assemblea straordinaria del 16.11.2014, richiesta per altri problemi sorti anche questa volta dalla sua prepotenza, io proporrò di essere risarcito e ad un eventuale diniego da parte della maggioranza (io, mia moglie e mia suocera arriviamo al 364,75 / 1000 mentre il condomino, coadiuvato da altri due hanno la maggioranza 635,25 / 1000) farò notificare il dissenso del nostro “nucleo” chiedendo contestualmente la separazione della responsabilità in ordine alla spesa e conseguenze della causa da parte per il caso di soccombenza di mia moglie e mia suocera con atto di significazione e successivamente, entro 30 giorni presenterò ricorso presso il Tribunale di Latina.

Preciso che ho richiesto all' Aeronautica Militare le rilevazioni meteorologiche e pluviali relative ai 4 giorni precedenti all'evento da cui si evincerà, tranquillamente lo spirare di forti venti di scirocco dal 27 al 31 ottobre 2012 (che probabilmente hanno portato anomala presenza di foglie sul lastrico) e di precipitazioni la cui media supera quella del periodo (giorni di ottobre) anche se paragonata ad anni precedenti quanto meno del 300 %.

Chiedo un vostro parere relativo alla:

- legittimità della mia richiesta di rimborso o meglio della legittimità della ripartizione ex art. 1126 per il ripristino interno dell'appartamento danni interni,

- mio modus operandi in caso di diniego da parte dell'assemblea e conseguente ricorso.

In attesa di una Vostra cortese e sicuramente qualificata risposta porgo

Cordiali saluti

Maurizio

Salve a tutti.

Sono proprietaria da diversi anni di un appartamento in una zona molto signorile.

In questo stabile si eseguono continuamente lavori di ristrutturazione, a mio parere ,il più delle volte inutili.

Il problema è che le spese di condominio si aggirano intorno ai 2500€ annui ed io non riesco più a reggere tale spesa, inoltre ho il sospetto che qualcuno ci stia marciando sopra da troppo tempo ormai...

Vorrei sapere se posso fare qualcosa dal momento che agli altri condomini (molto benestanti) non interessa l'argomento.

Vi ringrazio per l'aiuto per vorrete darmi.

al di la di chi si deve fare carico delle spese, ti segnalo un prodotto molto efficace e super economico, io l'ho provato e funziona, lo trovi in questo sito http://antimuffaefficace.it/

ho passato i guai con problemi di respirazione, forse io ero predisposto, ma credimi non respiravo quasi più a causa della muffa, e nonostante avessi provato con candeggina, il problema si ripresentava puntuale dopo qualche mese.

un altro aspetto importante riguarda i costi, è una soluzione molto economica e non richiede l'aiuto di manodopera specializzata, lo spruzzi da solo, è come fare una pulizia profonda.

sono proprietario di un box auto sito sul suolo condominiale. La parte
posteriore del box sta franando (a causa di uno smottamento del suolo)
con relativa problematica nell'apertura del cancello del box e crepe
evidenti nelle mura. Posso chiedere i danni al condominio?
Gli eventuali lavori di ripristino del box (e relativi al ripristino del
suolo) come vanno suddivisi? Qualora il box dovesse essere abbattuto
(per effettuare i lavori di ripristino del cortile condominiale) la sua
ricostruzione a chi spetterebbe?

Salve.mi chiamo Massimo e vorrei sapere x cortesia se il muretto che fa parte di una terrazza di ingresso casa in un condominio di 6 appartementi,è da considerarsi parte comune.Grazie (allego foto)

A mio avviso, essendo Lei l'intestatario della fornitura, può chiudere la linea all'altra unità immobiliare in qualunque momento e senza particolari problemi. In una situazione normale (anche se è anomala e generalmente vietata la subfornitura!) il conteggio dei consumi eseuito secondo le letture dei metri cubi consumati a contatore è assolutamente corretto. Per quanto riguarda il credito maturato si rivolga ad un Legale anche se dubito possa ottenere effettivo rimborso delle spese vista la situazione che descrive.

L'intervento eseguito dal singolo Condominio a proprie spese è generalmente consentito salvo che non arrechi danno e/o pregiudizio alle parti comuni o agli altri Condòmini, non alteri la destinazione d'uso delle parti comuni e non ne limiti la fruibilità. L'eventuale violazione deve essere eventualmente contestata in maniera motivata.